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lunedì 3 luglio 2017

UN PROGETTO DI LEGGE PER DIFENDERE IL DELTA DEL PO E L'ECOSISTEMA DA CHIOGGIA A COMACCHIO

Il deputato Diego Crivellari, del Partito Democratico, ha presentato alla Camera un progetto di legge per promuovere il contrasto del fenomeno dell'erosione costiera e della subsidenza, il recupero del dissesto idrogeologico e la valorizzazione del patrimonio ambientale, storico e culturale dei territori dei comuni del Delta del Po veneto, compresi all'interno del Parco regionale del Delta del Po e di Chioggia. «Il progetto richiama la delega che il governo ha ricevuto per la definizione della governance delle aree protette», dice Crivellari; tra queste il Delta del Po. Una delega che si basa ad un accordo di programma con regioni, territorio e amministrazioni coinvolte. «Da diversi anni –continua l'onorevole- l'intera fascia adriatica è soggetta al fenomeno dell'erosione costiera, aggravata da una intensa urbanizzazione. Per molto tempo si è intervenuti in modo discontinuo, senza mai riuscire a prevedere un vero piano organico di azione. Il litorale veneto è particolarmente fragile e vulnerabile. Sono diversi i tratti di costa attualmente definiti “a potenziale rischio di erosione”. Il nodo interessa soprattutto il Delta: 25 kmq di sedimenti sono stati persi nel corso degli anni, lungo un tratto complessivo di 32 km. Il Delta del Po risulta inoltre tra i territori maggiormente esposti agli effetti dei cambiamenti climatici e al progressivo innalzamento del livello del mare. L'erosione costiera costituisce oggi una reale emergenza ambientale ed economica. La recente stesura delle linee guida nazionali per combattere l'erosione e la creazione del tavolo nazionale sull'erosione costiera rappresentano altrettanti momenti significativi per la gestione del fenomeno: un tentativo di mettere insieme le istituzioni e il mondo della ricerca scientifica, con il compito di individuare azioni comuni e omogenee per una corretta gestione della fascia costiera. È necessario -e la mia proposta lo chiede con forza- un ruolo attivo del governo nazionale per monitorare e contrastare i fenomeni dell’erosione delle coste, della subsidenza, dell’impatto ambientale di strutture già esistenti (impatto particolarmente rilevante nel Delta del Po, se soltanto pensiamo ad una infrastruttura come la centrale Enel di Polesine Camerini) e del progressivo innalzamento del livello del mare, nonché per mettere in atto strategie complessive finalizzate alla tutela della specificità del territorio della costa veneta, e del Delta in particolare. Tutto questo –conclude Crivellari- oltre a difendere l’ambiente potrà rilanciare le autentiche vocazioni di tali realtà, dalla pesca al turismo, dalla portualità alla logistica, nel quadro di una più articolata economia del mare».

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