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domenica 23 luglio 2017

VOCI PER LA LIBERTÀ: OGGI LA FINALE DEL CONCORSO MUSICALE DI AMNESTY. PREMIATA NADA

Prosegue la ventesima edizione del festival musicale Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty, a Rosolina Mare. Dopo la prima semifinale di venerdì sera, ieri sera -sabato 22 luglio- c'è stata l'esibizione degli ultimi quattro semifinalisti del Premio legato a musica e diritti umani. Gli artisti provenienti da tutta Italia hanno presentato il loro brano in concorso insieme ad altri due brani del loro repertorio artistico: una serata densa di emozioni, che ha mescolato generi musicali diversi per far riflettere su temi importanti quali uguaglianza e rispetto. Una manifestazione fortemente sostenuta da Amnesty International che si è aperta col live dei Tukurù, gruppo di Bari con sound afromediterraneo. Il loro brano in concorso “Musango” vuole portare un messaggio di pace. A seguire sul palco di Rosolina Mare la band Regione Trucco direttamente da Torino con “Mama don't cry”, brano che anticipa l’uscita del loro nuovo album prodotto da Cosmo. Una canzone la loro che racconta senza retorica il viaggio che i migranti devono affrontare per raggiungere l'Italia e le diffidenze che devono affrontare una volta raggiunta la loro meta. Alla band torinese è andato il Premio Under 35 di Voci per la Libertà, riservato proprio alla creatività giovanile, organizzato in collaborazione con Mescalina. Terzo semifinalista in gara Erica Boschiero, artista trevigiana che ha già calcato il palco di Voci per la Libertà e che ha presentato “La memoria dell’acqua”, canzone anche questa sul tema dell'emigrazione. A chiudere la parte del concorso gli Amarcord, gruppo fiorentino dalle sonorità elettro pop rock che quest’anno è salito sul prestigioso palco del Primo Maggio: a Voci per la Libertà ha presentato il brano “I nostri discorsi”. Durante la serata c'è stato un momento per ricordare la campagna di Amnesty International sostenuta durante le quattro giornate del festival, “Coraggio”: non bisogna avere paura di difendere i diritti umani né di fermare l'ondata di attacchi contro i difensori dell’uguaglianza tra i popoli. Ospite a fine serata è stato Lele, che dopo essere stato in gara ad “Amici” nel 2015, ha vinto quest'anno Sanremo Giovani nella categoria “Nuove Proposte” con il brano “Ora mai”. Ha alternato, di fronte a molti fan, brani del proprio repetorio e cover. A fine serata la giuria specializzata ha decretato i cinque finalisti che saliranno sul palco stasera domenica 23 luglio, prima della consegna del Premio Amnesty International Italia 2017 a Nada. Questi i nomi: sono Amarcord da Firenze, Elisa Erin Bonomo da Treviso, Nevruz da Modena, Tukurù da Bari e Carlo Valente da Rieti. Hanno presentato la serata Savino Zaba, noto conduttore di Radio2 e Rai1, e Carmen Formenton di Voci per la libertà. La giuria delle semifinali è composta da Michele Lionello, direttore artistico Voci per la Libertà, Riccardo Pozzato, musicista, Giovanni Stefani, Amnesty International, Enrico Deregibus, giornalista, Alessandro Formenti, musicista, promoter e responsabile eventi Doc Live, Letizia Bognanni di Rockit, Gianluca Mura di Radio41, Claudio Agostoni di Radio Popolare, Marta Cagnola di Radio24. Alle 18.30 nel chiosco dei Bagni Bellarosa Serenella la presentazione del libro dello speaker radiofonico e presentatore Savino Zaba, “Parole parole… alla radio”, uno spaccato del mondo radiofonico dagli anni Venti ai giorni nostri, coniugando in modo singolare l’excursus storico del linguaggio radiofonico alle testimonianze delle più famose voci del settore come Linus, Rosaria Renna e Enrico Vaime. La manifestazione, che si concluderà oggi, ospita anche installazioni di arte contemporanea, parte del più ampio programma “Arte per la Libertà”, la rassegna nata in collaborazione con DeltArte che da quest’anno unisce tutta la creatività a favore dei diritti umani: al centro congressi di Piazzale Europa tre installazioni, legate ognuna a suo modo al tema dei diritti umani: “Inalienabile” del collettivo PianoB, “Sos - save our souls” di Achilleas Souras e “Il peso delle parole” di Andrea Dodicianni.
Oggi, domenica, gran finale con i migliori cinque in concorso ed il Premio Amnesty International Italia a Nada. Alle 18.30 nel Centro Congressi in piazzale Europa: incontro pubblico del Premio Amnesty International Italia con Nada e Riccardo Noury. Il Premio Amnesty International Italia nasce dalla volontà dell'Associazione Voci per la Libertà e di Amnesty International Italia con lo scopo di coinvolgere artisti affermati a livello nazionale che abbiano pubblicato una canzone per sensibilizzare il pubblico alla difesa dei diritti umani. Nada, con la sua “Ballata triste”, una canzone che ci parla del terribile problema del femminicidio, è la vincitrice del Premio Amnesty International Italia 2017 come miglior brano sui diritti umani dell'anno precedente. Le parole di Nada: «Non sono molto abituata a ricevere premi e le volte che mi è capitato ho sempre cercato di non esserci, ma il premio di Amnesty International mi fa davvero felice, soprattutto per questa mia canzone così tremendamente attuale. Da donna cerco di intuire, ma non trovo niente da capire in quello che succede troppo spesso alle donne, che purtroppo, e quasi sempre tra le mura domestiche, vengono distrutte da chi dice di amarle. “Ballata Triste” racconta di una giornata apparentemente normale che finisce in tragedia. L’ho scritta un giorno di getto dopo avere sentito per l’ennesima volta l’orrenda storia di un femminicidio. All’inizio non sapevo se registrarla, mi faceva male, ma poi ho pensato che anche in una canzone si possono raccontare sentimenti di ribellione verso situazioni così drammati-che, con la speranza che una voce fra le tante possa suscitare un po’ più di attenzione. Sono convinta che ci dobbiamo educare fin da bambini a superare nella vita le difficoltà del vivere insieme, e imparare che se finisce un amore si deve riuscire ad avere riguardo per l’altro e per il dolore». Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito.

martedì 4 luglio 2017

TRASPORTO ECCEZIONALE DA ADRIA A MARGHERA (VIA LOREO, ROSOLINA E CHIOGGIA) ALLA MEZZANOTTE TRA MERCOLEDÌ E GIOVEDÌ

Domani sera, attorno alla mezzanotte tra mercoledì e giovedì, arriverà a Rosolina -sulla strada provinciale 45- un carico eccezionale proveniente da Adria e Loreo attraverso la strada statale 16. Il carico sarà largo 7.30 metri, alto 5.30 metri per un peso di oltre 86 tonnellate, e proseguirà per Chioggia salendo la rampa al km 86+900 della Romea, verso la rotatoria dell'ospedale, dove girerà e proseguirà in direzione Marghera. Il mezzo sarà tenuto a rispettare i 30 km/h, interessando il traffico in questo modo: tutti i veicoli che percorreranno la stessa strada verranno fermati e fatti sostare sulla destra. Occorre tuttavia prestare la massima attenzione.

lunedì 3 luglio 2017

UN PROGETTO DI LEGGE PER DIFENDERE IL DELTA DEL PO E L'ECOSISTEMA DA CHIOGGIA A COMACCHIO

Il deputato Diego Crivellari, del Partito Democratico, ha presentato alla Camera un progetto di legge per promuovere il contrasto del fenomeno dell'erosione costiera e della subsidenza, il recupero del dissesto idrogeologico e la valorizzazione del patrimonio ambientale, storico e culturale dei territori dei comuni del Delta del Po veneto, compresi all'interno del Parco regionale del Delta del Po e di Chioggia. «Il progetto richiama la delega che il governo ha ricevuto per la definizione della governance delle aree protette», dice Crivellari; tra queste il Delta del Po. Una delega che si basa ad un accordo di programma con regioni, territorio e amministrazioni coinvolte. «Da diversi anni –continua l'onorevole- l'intera fascia adriatica è soggetta al fenomeno dell'erosione costiera, aggravata da una intensa urbanizzazione. Per molto tempo si è intervenuti in modo discontinuo, senza mai riuscire a prevedere un vero piano organico di azione. Il litorale veneto è particolarmente fragile e vulnerabile. Sono diversi i tratti di costa attualmente definiti “a potenziale rischio di erosione”. Il nodo interessa soprattutto il Delta: 25 kmq di sedimenti sono stati persi nel corso degli anni, lungo un tratto complessivo di 32 km. Il Delta del Po risulta inoltre tra i territori maggiormente esposti agli effetti dei cambiamenti climatici e al progressivo innalzamento del livello del mare. L'erosione costiera costituisce oggi una reale emergenza ambientale ed economica. La recente stesura delle linee guida nazionali per combattere l'erosione e la creazione del tavolo nazionale sull'erosione costiera rappresentano altrettanti momenti significativi per la gestione del fenomeno: un tentativo di mettere insieme le istituzioni e il mondo della ricerca scientifica, con il compito di individuare azioni comuni e omogenee per una corretta gestione della fascia costiera. È necessario -e la mia proposta lo chiede con forza- un ruolo attivo del governo nazionale per monitorare e contrastare i fenomeni dell’erosione delle coste, della subsidenza, dell’impatto ambientale di strutture già esistenti (impatto particolarmente rilevante nel Delta del Po, se soltanto pensiamo ad una infrastruttura come la centrale Enel di Polesine Camerini) e del progressivo innalzamento del livello del mare, nonché per mettere in atto strategie complessive finalizzate alla tutela della specificità del territorio della costa veneta, e del Delta in particolare. Tutto questo –conclude Crivellari- oltre a difendere l’ambiente potrà rilanciare le autentiche vocazioni di tali realtà, dalla pesca al turismo, dalla portualità alla logistica, nel quadro di una più articolata economia del mare».